Color lilla rosa fuori e dentro bianco o rosa
al pezzo
piccolo fino a 200 gr 6 euro
fino a 350 gr 8 euro
fino a 500 9 euro
da 500-800 12 euro
Pitaya o Dragonfruit:
Il dragon fruit, o pitaya, è il frutto delle piante del genere Hylocereus. Ricchi di ferro, vitamina E e fosforo, sono utili per combattere i radicali liberi.
Pitaya, Dragon fruit, Frutto del drago, Dragon Crystal: parliamo dei frutti di Hylocereus undatus, Hylocereus costaricensis, e Hylocereus megalanthus; dei cactus visivamente assai simili ad una palma che producono un frutto dall’aspetto molto esotico.
Il dragon fruit ha una forma ovoidale, di circa 10 centimetri, e la bianca polpa trapunta di piccoli semi neri è racchiusa in una buccia viola orlata di brattee verdognole molto decorative.
Talvolta la polpa può essere anch’essa violacea ed esiste una variante a buccia gialla con brattee meno appariscenti. Il sapore è tenue e delicato, lievemente floreale e molto acquoso, al punto da poter ricordare un po’ il cetriolo.
Dragon fruit, alleato di…
Intestino, pelle, sistema cardiovascolare, sistema nervoso, sistema immunitario generale.
Calorie, composizione nutrizionale e proprietà del dragon fruit
Il dragon fruit contiene 60 kcal ogni 100 g.
Nei semi (dai quali viene estratto un olio) troviamo una rilevante concentrazione di acidi grassi e di vitamina E; ha inoltre rimarchevoli percentuali di vitamina C, vitamina B1, di ferro e fosforo.
Ha buone capacità antiossidanti, ideali per combattere i radicali liberi. I suoi specifici carboidrati, sono ideali per accrescere la salute dell’intestino.
È di aiuto nei casi di diabete, dimostra capacità cicatrizzanti e antinvecchiamento agendo direttamente nelle cellule della pelle. I suoi antiossidanti hanno inoltre un’azione anticancro e antistress.
Curiosità
Come tutti i cactus è originario delle Americhe ed è un parente del ficodindia.
In Cina, dove fu introdotto subito dopo la sua scoperta, circolava la leggenda che fosse un uovo di drago o che fosse prodotto dal solidificarsi del fuoco di un drago.
Storia del dragon fruit
Originario del Messico e delle Ande settentrionali, faceva parte della dieta dei popoli precolombiani e i suoi semi sono stati trovati in siti antichi più di duemila anni.
Subito dopo la sua scoperta da parte degli europei è stato introdotto con successo in Asia, dove adesso si concentra maggiormente la sua produzione, specie in Cina (dagli olandesi) e in Vietnam (dai francesi). Tuttavia si è ben adattato anche alle Isole del Pacifico e possiamo trovarlo dall’Indonesia alle Hawaii.